Pienone in Basilica di San Marco con Dominus Vobiscum
Giovedi 24 ottobre una Basilica di San Marco gremita ha ospitato la straordinaria rappresentazione di una liturgia gesuita cinese del '700, proposta dall’Università Ca’ Foscari e ideata dall'Associazione Ca' Foscari Alumni e dalla Prof. Elisabetta Brusa, membro del CD. In scena circa 50 persone, a riproporre il metodo utilizzato dai gesuiti, mediatori culturali ante litteram, nell’evangelizzazione della Cina.
Una prima assoluta, rispolverata dopo oltre due secoli: la rappresentazione sulla falsa riga della liturgia che i gesuiti celebravano nel Paese di Confucio. Un percorso di studio e approfondimento scientifico e culturale che ha consentito di recuperare partiture e liturgia. Sono alcuni dei valori straordinari di Dominus Vobiscum, prima assoluta di un esempio di liturgia gesuita del ‘700, realizzata dall’Università Ca’ Foscari Venezia e diretta dalla professoressa Elisabetta Brusa, apprezzata regista teatrale, con l’impiego di studenti dell’ateneo impegnati nelle attività teatrali dell’Università e degli studenti cinesi del Consorzio dei Conservatori del Veneto
Il progetto ha ripercorso, grazie ad alcune delle Lettere edificanti e curiose che i gesuiti hanno inviato in Europa dalla Cina, il metodo utilizzato nel ‘700 da questi veri e propri mediatori culturali per entrare in contatto con un mondo totalmente diverso da quello occidentale.
Affascinati dalla profondità e dall’eleganza della cultura cinese, i missionari, con grande rispetto, riuscirono a coniugare il Vangelo con la realtà che li ospitava. La musica fu un esempio del loro modo di procedere. Le celebrazioni liturgiche nelle Chiese vedevano infatti un dialogo musicale tra vari brani della liturgia cristiana, liberamente scelti dalle comunità gesuite sparse in luoghi diversi della Cina e preghiere di risposta musicate “alla cinese”. e trascritte nel 1780 su partitura da Padre Joseph-Marie Amiot per farle conoscere in Europa.