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I vincitori del concorso Kids University

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Imparando l'inclusione dai più giovani: i vincitori del concorso Kids University

 
Ca’ Foscari forma i laureati di domani...o di dopodomani: con il progetto Kids University, quest’anno alla sua seconda edizione, l’università ha aperto le porte ad alunni e alunne dalla terza primaria alla terza secondaria di primo grado, proponendo laboratori sperimentali e interattivi tenuti da docenti universitari ed esperti sui temi legati all'inclusione.
Tra il 14 e il 18 maggio 2018, 1.030 giovanissimi studenti di istituti delle province di Venezia, Treviso e Rovigo hanno frequentato gli spazi, le persone e i progetti interattivi organizzati insieme a Pleiadi, la ‘Science Farmer’ che coltiva la passione per la conoscenza nelle famiglie attraverso progetti educativi e divulgativi.
 
Un progetto aperto anche alle scuole di tutta Italia grazie al concorso ‘Uno per tutti, tutti per uno’: attraverso elaborati testuali, disegni e video, i nostri piccoli cittadini e i loro insegnanti sono stati invitati a riflettere sull’inclusione, in particolare sulle tematiche legate all’accoglienza e all’accessibilità. Temi quanto mai caldi e controversi per “il mondo dei grandi”, che gli scolari non hanno però esitato ad affrontare con generosità e profonda coscienza. 
 
Al concorso hanno partecipato 43 classi, delle province di Brescia, Forlì, Catania, Roma, Avellino, Napoli, Venezia, Ancona, Biella, Macerata, Varese, Padova, Palermo, Frosinone, Verona, Pavia, Potenza, Novara, Arezzo, Massa-Carrara, Belluno, Udine, Oristano, Otranto.
 
Grazie al contributo di Ascotrade, sponsor dell'iniziativa, Ca' Foscari Alumni elargirà il montepremi in palio, per un totale di duemila euro. Le classi vincitrici potranno quindi ricevre un contributo in denaro o come materiale didattico.
 
Uno dei vincitori, la classe 1b dell'Istituto Gonzaga di Palermo, selezionato come miglior lavoro di gruppo per la sezione "Accoglienza", ha però deciso unanimemente di devolvere l'intero incasso in beneficenza. In linea con il tema stesso del concorso, verrà infatti acquistato materiale scolastico che i ragazzi consegneranno agli studenti figli di immigrati e rifugiati che frequentano i corsi di Italiano pomeridiani presso la scuola.
 
Ancora una volta sono i bambini a guidarci per mano.
 
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Ecco i vincitori del concorso Kids University:
 
Miglior progetto ACCOGLIENZA - CREATIVITÀ E MULTIMEDIALITÀ': 
Classe 1° F (secondaria 1° grado) Istituto Comprensivo Castel Gandolfo, Roma
Le considerazioni della Giuria: Ci hanno colpito in particolare: la maturità dimostrata attraverso la ricerca molto acuta e precisa sul contesto di vita dello studente in arrivo, Abdou. I bambini hanno considerato molte delle diversità culturali e hanno trovato il modo di valorizzarle. Il lavoro svolto su vari supporti e con vari metodi. L’apertura dimostrata per nuovi linguaggi e sensibilità alla comunicazione interculturale. Il coinvolgimento dell'esperienza di compagni di classe che si erano già trovati in una situazione simile a quella di Abdou. “All’inizio, forse, proverai un po’ di vergogna proprio come è successo a noi la prima volta che ci siamo incontrati. Poi, pian piano, ci siamo conosciuti e abbiamo capito che saremmo stati amici per sempre.”
 
Miglior progetto di ACCESSIBILITÀ: 
Classe 2° B (secondaria 1° grado) Istituto Comprensivo di Ghilarza, Oristano
La Giuria ha riconosciuto l’alta qualità del progetto presentato soprattutto perché: esprime come la disabilità riguardi tutti noi; ‘incorpora’ l’inclusione; va oltre la disabilità fisica; propone soluzioni innovative che sono opportunità per la didattica in generale; pensa soluzioni che permettono ai bambini disabili di fare i percorsi con gli altri; fa riferimento ai diritti umani.
 
Progetto ACCOGLIENZA - LAVORO DI GRUPPO: 
Classe 1° B (secondaria 1° grado) Istituto Gonzaga, Palermo: 
Ha colpito la Giuria: L’apertura dimostrata nel condividere e filmare la quotidianità delle proprie case, delle proprie attività e i momenti di vita extrascolastica. Il fatto che la classe abbia lavorato come un team, valorizzando i talenti e il contributo di ogni bambino e dimostrando con fantasia e leggerezza come l'inclusione sia un valore condiviso in cui tutti sono coinvolti. Come ad Abdou sia stato riservato dello spazio non solo nella scuola, ma soprattutto nella vita dei bambini. “Abdu, in questi mesi ti abbiamo immaginato, […] e fantasticato sulle attività da fare insieme al punto che abbiamo l’impressione che tu sia già con noi, sei già uno di noi”.
 
Per vedere i progetti: http://www.unive.it/pag/20667/