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Giovani, Merito, Innovazione: provocazioni e ricette concrete e Alumni protagonisti a Cortina d'Ampezzo

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Ca' Foscari e i suoi Alumni partecipano ai tre appuntamenti della kermesse agostana che ha visto confrontarsi giovani e protagonisti del mondo imprenditoriale italiano

Da anni ormai ad agosto Cortina d'Ampezzo si trasforma nel cuore pulsante del nostro Paese: economisti, imprenditori, rappresentanti delle istituzioni, accademici si incontrano nelle Regina delle Dolomiti per confrontarsi e dibattere nella calma estiva sul futuro dell'Italia. Quest'anno a Cortina ci sono stati anche gli Alumni di Ca' Foscari in occasione di un ciclo di conferenze presso l'Alexander Girardi Hall con ospiti di primissimo piano. Ideato dall'Associazione Bel Paese che cambia, la prestigiosa sala conferenze ha ospitato tre appuntamenti dedicati al tema "Giovani, Merito, Innovazione" in collaborazione con Ca' Foscari Alumni. Successo di pubblico e stampa per i convegni che hanno animato l'estate ampezzana, ma soprattutto riflessioni e soluzioni per la situazione italiana.

Sono davvero indicazioni chiare quelle emerse nel corso dei vari incontri dell'iniziativa “BelPaese che cambia”, che ha visto a confronto grandi manager, imprenditori e un gruppo di giovani selezionati da Ca' Foscari con percorsi di studio e lavoro tra l'Italia e l'estero. E proprio da questi ultimi è arrivato un invito a rivolgere maggiore attenzione ai neolaureati, sempre più perplessi dalla scarsa competitività del mondo del lavoro in Italia rispetto agli altri Paesi.

Per Andrea Tomat, imprenditore e presidente di Ca' Foscari Alumni, “Nelle grandi aziende italiane ci sono impegno e risorse per assicurarsi i nuovi talenti: ma l'Italia è fatta di imprese piccole e medie che non hanno gli stessi mezzi, e che in questo momento stanno lottando per il loro futuro. Ai lavoratori, e ai nuovi assunti, chiediamo uno sforzo per condividere questa lotta, dalla quale siamo in grado di uscire vincenti proprio perché siamo più dinamici”. E a proposito delle “regole del gioco” Tomat ha ricordato come “Al di là delle buone intenzioni, l'estenuante trattativa sulla nuova normativa del lavoro ha bloccato le assunzioni per un anno.”          

Gabriele Del Torchio, Amministratore Delegato di Alitalia, dopo aver ricordato l'importanza di un sempre maggiore “movimento di cervelli”, che fa della mobilità un valore, ha messo l'accento su una carenza del nostro sistema formativo: “Periti e tecnici hanno fatto nascere l'industria manifatturiera Italiana e la nostra fortuna economica: ed è dagli ingegneri che bisogna ripartire per rilanciare questo Paese. L'Italia ha bisogno di ingegneri altamente preparati, formati in Politecnici di eccellenza. E' evidente che il nostro Paese non può continuare a sprecare investimenti in lauree senza sbocchi lavorativi.”

Ancora più netto il segnale che Del Torchio lancia al territorio veneto: “E' impensabile che nel nordest italiano, che in fatto di meccanica ha inventato molto, non ci sia un politecnico, una struttura universitaria ad alta specializzazione al servizio del territorio”.

"Detassare i redditi per i neolaureati, o gli ex dipendenti o professionisti, che fondano un'impresa entro 12 mesi dalla fine degli studi, o dall'attività precedente, e che si impegnano a mantenere la nuova impresa in Italia per almeno 36 mesi. Cofinanziare la nuova impresa con un importo pari a quello esposto dall'azienda stessa, fino a 250.000 euro. Attivare fondi di garanzia per salvaguardare l'impresa dai rischi di perdita, e strumenti assicurativi per proteggerla nelle cause di lavoro. Infine, coordinare il rapporto incubatori di impresa e università, soprattutto per uniformare i bandi territoriali." Sono le proposte “concrete e possibili” presentate da Fabio Sattin, presidente e fondatore di Private Equity Partners e storico Cafoscarino dell'Anno.

Matteo Zoppas (Confindustria Venezia) ha voluto infine ufficializzare l’intesa tra l'Ateneo veneziano e l'associazione industriali, che troveranno imprese disponibili ad internship strutturali, così da affiancare alla formazione accademica anche una formazione sul campo.

Ma i veri protagonisti della tre giorni ampezzana sono stati i giovani: competenti e provocatori, hanno saputo stimolare i relatori a più riprese imponendo di trovare proposte concrete e non mere risposte pronte. Le conclusioni sono lasciate alle affermazioni di due giovani Cafoscarini: (Alessandro Perini) "La differenza per i giovani all'estero sono il livello di opportunita? che ci vengono date e il valore che ci viene assegnato dalle persone e dai nostri superiori." (Giacomo Capelli) "La sensazione di stallo e di mantenimento dello status quo sono due tra i piu? forti disincentivi per una persona ambiziosa, e cio? che l'Italia deve necessariamente scrollarsi di dosso per tornare ad attrarre talenti."