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A Bassano del Grappa e Molvena con Querini Stampalia

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Il 18 novembre per i nostri Alumni Premium ci sarà la possibilità di unirsi agli Amici di Querini Stampalia alla visita a Bassano (fino esaurimento posti). 
Per voi la possibilità di partecipare versando una quota di 20€ e per chi vuole fermarsi anche a pranzo 40€ totali (Menu: flan di zucca con salsa all’erborinato, bigoli all’anitra, tiramisù, acqua, vino e caffè). Le iscrizioni vanno effettuate, con il versamento della quota, entro venerdì 10 novembre. Minimo 20 partecipanti.
 
Per informazioni contattare Barbara Rossi o Neda Furlan al numero 0412711411 o via e-mail all’indirizzo: amici@querinistampalia.org
La rinuncia alla visita comunicata con meno di 3 giorni di anticipo dalla data dell’attività, non dà diritto al rimborso della quota. 
 
PROGRAMMA
 
Sabato 18 novembre 2017
 
Bassano del Grappa e Molvena
 
ore 10 arrivo a Bassano: visita di Palazzo Sturm, con al suo interno il Museo della Stampa Remondini e il Museo della Ceramica Giuseppe Roi
ore 13 pranzo libero oppure presso il ristorante Bonotto Hotels con menù dedicato*
ore 15 visita alla Azienda Bonotto
ore 19 termine gita
 
Palazzo Sturm
 
Palazzo Sturm, fu donato al Comune di Bassano dal barone Giovanni Battista Sturm von Hirschfeld nel 1943. La preziosa dimora voluta da Vincenzo Ferrari, importante industriale e commerciate di sete, venne edificata verso la metà del XVIII secolo. L’edificio conta oltre settanta stanze distribuite su sette livelli e decorate dal pittore veronese Giorgio Anselmi nel 1760 circa. I soggetti mitologici e allegorici, rappresentati con un gusto che richiama la maniera dei cosiddetti trionfi barocchi romano-bolognesi, alludono alle imprese commerciali ed economiche della manifattura della famiglia Ferrari. Al momento il Palazzo è oggetto di un rigoroso intervento di restauro. Museo della Stampa Remondini Il museo è uno dei pochi in Italia dedicati alla stampa e certamente il più articolato, illustra tutti gli aspetti del fenomeno industriale sette-ottocentesco dei Remondini, in un ideale viaggio introdotto dalle sagome dei Tesini attraverso tutta la produzione, i libri, le carte decorate, le incisioni popolari sacre e profane, i foglietti da ritaglio, i soldatini, i giochi, le vedute ottiche, le acquaforti e le xilografie dei grandi incisori italiani ed europei, tra cui Mantegna, Dürer, Luca di Leyda, Marcantonio Raimondi, Ugo da Carpi e Jacques Callot. Inoltre vi sono numerose stampe di incisori olandesi come Goltzius, e incisioni che riproducono dipinti di Reni, Pietro da Cortona, Maggiotto, Longhi, Raffaello, Rembrandt, Piazzetta, Tiepolo e Rubens.
 
Museo della Ceramica Giuseppe Roi
 
Nato dal primo nucleo di maioliche della manifattura Antonibon il Museo ora si è arricchito grazie alle raccolte del lascito Chini e alle annuali donazioni del marchese Giuseppe Roi e degli Amici dei Musei e dei Monumenti di Bassano del Grappa. La collezione, dai frammenti più antichi di ceramica medievale alle maioliche dei Manardi (XVII-XVIII sec.) fino ad arrivare alle opere di artisti contemporanei di fama internazionale, è allestita secondo criteri cronologici in sezioni distinte per autori e tecnica esecutiva.
 
Azienda Bonotto e Fondazione Bonotto
 
La Bonotto spa è una manifattura tessile fondata da Luigi Bonotto nel 1912 per produrre, inizialmente, cappelli di paglia. A distanza di anni, queste competenza creative e manifatturiere sono state trasformate in un piccolo gioiello di produttività tessile strettamente collegata al ‘sistema moda italiano’, diventando punto di riferimento per l’industria della moda globale. Nel tempo questo grande impianto industriale è divenuto il luogo in cui la creatività ha trovato uno spazio ben definito lavorando soprattutto sul delicato equilibrio tra arte e design e raggiungendo successi internazionali.
Accompagnati dai padroni di casa, avremo modo di conoscere il concetto di ‘Fabbrica Lenta’ in totale opposizione alla standardizzazione industriale e alla produzione in serie a basso costo. Scopriremo i vecchi telai scartati e in disuso, appunto perché “lenti”, ma che portano l’azienda alla realizzazione di tessuti di lusso strettamente connessi al valore dell’artigianalità. Nascono così filati duraturi, ricchi e preziosi. Il rimando all’arte diventa parte integrante dell’azienda e da decenni la fabbrica ospita innumerevoli artisti che donano o realizzano direttamente le loro opere. Luigi Bonotto è infatti uno dei più grandi collezionisti in Italia del movimento Fluxus, network internazionale di artisti conosciuti per aver mescolato negli anni Sessanta diversi media e diverse discipline artistiche lavorando nel campo della performance, nelle arti visive, nell'architettura, nel design e nella letteratura. Proprio questa passione ha imposto all'azienda quasi involontariamente, logiche operative morbide, flessibili e fluttuanti, rendendo il lavoro prima processo culturale, poi business.