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Madalina Pascu

Facoltà: Commercio Estero

Madalina Pascu

Mi chiamo Madalina Pascu, sono da Bucarest, Romania e mi sono laureata in Commercio Estero nel 2004. Adesso sto lavorando a Bucarest per la Sales Trust, un’azienda che fa corsi di specializzazione tipo MBA: io sono il link principale con le aziende multinazionali che acquistano questi corsi e lavoro con più di 200  multinazionali. Praticamente questo mio lavoro è la continuazione ed applicazione concreta di quello che ho studiato: mi è piaciuto molto vivere e studiare a Ca’ Foscari.

Tornare qui a Ca’ Foscari mi ha dato sensazioni molto diverse rispetto a quando ci studiavo. Quando sono venuta qui ho trovato un sistema che mi è piaciuto molto, ma adesso mi piace ancora di più, perché vedo che c’è di più quella cosa che noi chiamiamo “ambi?ie”, l’ambizione. Questo è importante, perché non è solo il sistema universitario che deve funzionare, anche l’ambizione del singolo va stimolata.

Ca’ Foscari deve, come dire, far nascere “nel cervello degli italiani” la volontà di studiare ancora, di venire e tornare a Ca’ Foscari. Ca’ Foscari dev’essere un nome che le persone vogliono avere nel proprio CV, non solo in Italia ma in tutto il mondo.

L’Associazione Ca’ Foscari Alumni è una cosa bellissima, quando ho letto di questa iniziativa ho pensato “devo andare, devo partecipare”. E’ una cosa in cui credo molto, perché lavoro in questo settore: è importante far parte di un gruppo, soprattutto il gruppo delle persone con cui si condivide la stessa formazione. Per esempio Harvard e Stanford hanno le proprie Associazioni Alumni: Ca’ Foscari doveva fare lo stesso.

Il consiglio che voglio dare all’Associazione è quello di “provocare” un po’ le persone che ne fanno parte, nel senso di riportarli allo studio: credo non basti finire l’Università, magari avendo una laurea presa vent’anni fa, bisogna sempre studiare ed aggiornarsi. Penso quindi che Ca’ Foscari Alumni debba ad esempio fare dei corsi di aggiornamento, anche on-line: come me, alcuni Cafoscarini magari non lavorano più in Italia, ma in paesi esteri. In questo senso il network dev’essere “provocato” e stimolato.

 

(Pubblicato il 25-01-2012)