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Daniele Marzeddu

Facoltà: Conservazione dei beni culturali

Daniele Marzeddu

Abbiamo intervistato Daniele Marzeddu, laureato in Conservazione dei beni culturali nel 2003 e oggi fotografo e filmmaker, ideatore del progetto internazionale 'Return to Sea and Sardinia', il cui photo book "Insights into D.H. Lawrence's Sardinia", sulle tracce dello scrittore inglese tra Sicilia e Sardegna, sta per essere pubblicato dall'editore britannico Cambridge Scholars Publishing

Per maggiori informazioni sul progetto visita il sito http://www.seaandsardinia.org

Raccontaci un po’ di te:

Mi sono laureato nel 2003 in Conservazione dei Beni Culturali - uno degli ultimi studenti del cosiddetto "Vecchio ordinamento" – con una tesi sulle cineteche e la conservazione/restauro delle pellicole. Fu una tesi molto interessante che mi permise di visitare alcuni dei piu’ importanti istituti italiani e di dedicare un capitolo alla storia e alle attività della Cineteca di Bologna, che proprio nell’estate di quell’anno aprì i nuovi locali nella “cittadella” della cultura presso la nuova piazza Pasolini. Anche grazie agli argomenti affrontati nella tesi e all’aiuto del Prof. Ridi ebbi l’opportunità di vincere una borsa di studio “Leonardo” che mi consentì di fare un’eccitantissima esperienza professionale nel prestigioso Museu do Cinema – Cinemateca Portuguesa: durante quei sei mesi a Lisbona ebbi la possibilità di specializzarmi nella conservazione delle pellicole e di muovere i primi passi nel mondo dei digital media. Così, grazie alla passione per la fotografia (che coltivo da quand’ero molto piccolo) proprio in quell’anno cominciai ad interessarmi alle produzioni foto/video. Da circa dieci anni abito in Gran Bretagna e da quindici lavoro come fotografo e filmmaker, professione che mi permette grande libertà di movimento, ispirandomi nel mio lavoro di story-teller.

Cos’è o cos’è stato per te Ca’ Foscari? Hai un ricordo particolare / qualcosa che Ca’ Foscari ti ha dato rispetto al percorso professionale e di vita?

Dopo l’esame di maturità, avevo trascorso un anno alla facoltà di Psicologia di Padova per poi rendermi conto di voler fare dell’altro nella vita, anche perché all’epoca suonavo il sassofono in alcune band del veneziano, e, parallelamente, studiavo anche al Conservatorio di musica di Adria. Mi appassionavano molto di più le materie artistiche e letterarie, e poi Venezia mi aveva letteralmente stregato, così ricca di storia e contemporaneità al tempo stesso. Ca’ Foscari per me è stato uno dei periodi piu’ intensi della mia vita, e i corsi e la vita universitaria mi stimolarono tantissimo. Posso dire che mi sentivo felicissimo anche grazie alle numerose attività e agli spazi di confronto che Venezia e l’università mi hanno offerto. Oltre a studiare e suonare, poi, organizzavo eventi con un cineclub che collaborava con il circuito cinema comunale: era stato così importante essere riusciti a trovare sinergie con altre realtà cittadine di promozione culturale! Ricordo, poi, con gioia che l’associazione studenti beni culturali aveva anche organizzato una mostra di mie foto a San Sebastiano e che l’allora direttore della biblioteca di Ca’ Bernardo mi diede carta bianca per fotografare gli spazi della biblioteca. Mi sentii così motivato! 

Qual è stato il tuo percorso di crescita professionale dopo la laurea?

Per un periodo lavorai come bibliotecario a Firenze e Bologna, ma poi mi resi conto che volevo provare a trasformare la mia passione per la fotografia e il cinema in una professione. Così, mentre lavoravo a Firenze, frequentai dei corsi di fotografia e produzione cinematografica e da lì cominciò una nuova fase della mia vita.

Cos’è per te Ca’ Foscari Alumni?

Appena mi sono imbattuto nel sito dell’Associazione mi hanno impressionato moltissimi aspetti che la caratterizzano: un vasto network internazionale, eventi di alta rilevanza culturale, la possibilità per gli iscritti di poter aiutare i giovani neolaureati. Sarebbe meraviglioso poter offrire la mia esperienza pluriennale come fotografo e project manager di eventi!

Che messaggio vuoi lasciare agli altri Alumni, in particolare ai neolaureati?

Ricordatevi delle emozioni che avete provato all’Università: vi aiuteranno a superare gli ostacoli che si incontrano nella vita professionale!