Dal 4 novembre sarà possibile iscriversi a Ca' Foscari Alumni
Lascia la tua mail per restare informato

Roberta Gregori

Facoltà: Economia Aziendale

Roberta Gregori

Rispondo molto volentieri alla richiesta di fornire un contributo, da ex studente, alle storie “degli aziendalisti in laguna”. E per un doppio motivo: un’occasione per far riaffiorare i bei ricordi della mia passata vita universitaria ed anche un’occasione per riflettere sull’influenza della stessa sul cammino professionale intrapreso dopo la laurea.
I ricordi sono tanti e il riprendere in mano il libretto universitario me li fa rivivere tutti, anche sorridendo pensando a dei simpatici episodi. Prima di tutto, rivedo il mio nome universitario ovvero un numero, matricola 758502, e in calce la firma dell’allora rettore Paolo Costa (correva il 1993, primo anno accademico). Scorro poi le pagine, senza nascondere un certo autocompiacimento nel rivedere degli altri voti soprattutto in quelle che sarebbero state le materie più vicine al mio percorso professionale.

Mio piacere menzionare, in ordine cronologico, il corso di Organizzazione Aziendale del professore Arnaldo Camuffo, di Programmazione e Controllo della professoressa Maria Bergamin, di Gestione della Produzione del professore Sergio Faccipieri e di Strategia di Impresa del professore Enzo Rullani.
Di questi professori ho amato non solo la preparazione, ma anche la passione e l’impegno verso l’insegnamento e forse non è stato un caso che le loro siano state le mie materie preferite e quelle che avrei poi cercato per uno sbocco professionale. Quindi, un sentito GRAZIE.
In particolare, mi ricordo le parole della professoressa Bergamin sull’importanza, nel controllo di gestione, di non rimanere chiusi nel proprio ufficio, ma di capire, scendendo anche in fabbrica, l’intero processo produttivo – insegnamento che ho fatto poi mio, visitando le allora linee di produzione dell’Aprilia a Scorzè e avendo sempre un forte interesse per il “cuore” di ogni impresa in cui avrei lavorato. Per gli aneddoti, mi sovviene che, al momento di registrare il voto, la professoressa, vedendo Napoli come luogo di nascita, scherzò pensando a come un’origine meridionale (era il caso di certi suoi parenti) potesse mal influenzare certe persone. A quelle, pur essendo entrambi i miei genitori dell’Italia settentrionale, rivendico sempre i miei natali napoletani e trascorsi casertani.

Passando al momento conclusivo degli studi, la tesi finale, “Il benchmarking della customer satisfaction” (un titolo contenente più parole inglesi che italiane che ora rifuggo), relatore il professore Umberto Collesei, ripenso a quella frase di Ralph Waldo Emerson “Hitch your wagon to a star” che avevo inserito in intestazione.
Un po’ il mio motto negli anni per quel porsi sempre dei traguardi e, per un caso del destino, ritrovarsi a lavorare in un’organizzazione internazionale dello spazio.
Ca’ Foscari ha aiutato la mia crescita nell’ambito professionale spingendomi a un apprendimento continuo e apertura in altri campi, elementi che, in definitiva, ci rendono persone migliori. Sono quindi grata, ed anche orgogliosa, del mio essere “CAFOSCARINA”.