Dal 4 novembre sarà possibile iscriversi a Ca' Foscari Alumni
Lascia la tua mail per restare informato

Intervista ad Andrea Varotto, Hong Kong

Andrea Varotto vive ad Hong Kong ed lavora come Strategy & Consulting presso SBT Human(s) Matter. Si è laureato in Economia e gestione delle aziende a Ca' Foscari.
 
Secondo il tuo punto di vista come sta rispondendo alla pandemia la società del Paese in cui vivi e quali analogie/differenze trovi con la risposta italiana?
 
La società di Hong Kong ha un ricordo indelebile della SARS, quindi prima ancora che il governo mettesse in atto misure restrittive, molti abitanti hanno iniziato ad indossare mascherine ed a lavarsi le mani quanto più spesso possibile. Molte aziende hanno distribuito mascherine agli impiegati & implementato policy di remote working, mentre dal governo non c’e’ stata nessuna misura drastica di "lock down"; solo recentemente a seguito di un secondo picco di contagi c’è stata nuova ondata di misure restrittive: si può uscire assieme al massimo in 4, chiusi cinema, palestre e molti luoghi ricreativi.
 
Nella tua città qual è la sensazione più forte o il fenomeno più strano di questi giorni?
 
Abbiamo dovuto fare i conti con due settimane in cui la carta igienica era introvabile a causa di false notizie secondo cui le fabbriche in Cina si erano fermate; c’e’ stato addirittura un tentativo di rapina a mano armata ad un camion che stava rifornendo un supermercato.
Fenomeno interessante è stato scontro di culture tra gli abitanti locali di che han preso le massime precauzioni sin primi giorni, e gli expats (la comunita’ di lavoratori internazionale), che non ha dato peso alla cosa fino ad un mese fa, quando è esplosa la pandemia e che ad oggi ancora fanno ‘fatica’ ad indossare la maschera.
 
Com'è la tua "giornata tipo" in lock down?
 
Fortunatamente non siamo in full lock down: nonostante io stia lavorando da casa, posso uscire regolarmente per fare la spesa, andare al ristorante, fare due passi al parco. Certo la vita sociale fuori casa è crollata, ma i sabati sera restano interessanti anche in video conferenza con un gruppo di amici.
 
Parliamo di mondo del lavoro. Come sta cambiando il tuo settore? Quali strategie saranno necessarie per superare questo momento e cosa consigli ai giovani che vorranno entrare a farne parte?
 
La consulenza ha sicuramente subito un forte colpo, in Europa più che in Asia, con molti progetti sospesi o rimandati a data da destinarsi vista l’alta volatilità di queste settimane. Per molte aziende sarà necessario ripensare i propri canali di vendita e la route to market, ossia come vendere i loro prodotti; in questo, la Cina ha già cominciato ad innovare da Gennaio. Consiglio di leggere molto report ed articoli che parlano di come ogni industria stia spingendo per innovare nonostante il crollo di domanda; nel lungo periodo questo porterà buoni frutti. 
 
 
Raccontaci anche tu come stai vivendo questo periodo di quarantena, mandaci la tua storia scrivendo ad alumni@unive.it