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24.05.2016

Porte aperte a teatro... come si crea uno spettacolo?

Porte aperte a teatro... come si crea uno spettacolo?

Durante la settimana del festivAlumni cerchiamo di coinvolgere tutti i settori, i dipartimenti e le aree di Ca' Foscari e quest'anno abbiamo deciso di collaborare con Cantiere Teatro Ca' Foscari e i suoi studenti

Grazie al nostro Consigliere prof.ssa Elisabetta Brusa, che dirige Cantiere Teatro Ca' Foscari, potremo assistere, il giorno 24 maggio, alle prove dello spettacolo "Nozze di Sangue" di Federico Garcìa Lorca.
"Nozze di Sangue" è una produzione universitaria dell'anno scorso che quest'anno viene ripresa e rappresentata, in una nuova versione adeguata al nuovo spazio, il 1° giugno 2016 nel Santuario dei Ss. Vittore e Corona a Feltre. 

Porte aperte a teatro è un modo per conoscere i giovani attori del teatro universitario, capire come funziona uno spettacolo, i meccanismi della recitazione, l'uso del tempo e dello spazio...in poche parole un appuntamento imperdibile per scoprire il dietro le quinte di una realtà che è unica nel suo genere! 

Dove: Teatro Ca' Foscari, Santa Marta, Venezia
Quando: Martedì 24 maggio, ore 16.30
Iscrizioni: iscrizione gratuita ed aperta a tutti a questo link http://bit.ly/TeatroFestivAlumni

Per chi volesse poi c'è la possibilità di riservare uno o più posti per lo spettacolo "Nozze di Sangue" il primo giugno a Feltre, scrivendo a eventi@alumni.unive.it . 
L'ingresso è gratuito. 

 

In occasione del Festivalumni, la Scuola per la formazione continua Ca' Foscari Challenge School mette in palio tre Career Lab, del valore di 750 euro + IVA l'uno, ossia la possibilità di partecipare gratuitamente ad uno dei corsi maggiormente richiesti nell'ambito delle Soft Skills, le competenze trasversali che fanno la differenza sul lavoro.

Come partecipare?
Basta iscriversi e partecipare ad uno degli eventi organizzati dall'Associazione Ca' Foscari Alumni durante la settimana del festivAlumni. Una volta iscritti avrete la possibilità di essere estratti a sorte e vincere uno dei tre Career Lab in palio! 

Trovate tutti gli eventi della settimana Alumni a questo link: http://bit.ly/festivAlumni2016

Scopri di più su questa iniziativa!

 
 

NOZZE DI SANGUE 

Oltre la barriera dell’immagine con il teatro di Federico García Lorca

Potrebbe chiamarsi Rosso Terramadre, il vino prodotto dalle vigne che crescono nell’Andalusia di Bodas de sangre. Terra arida, pur se domata, dove i temporali scoppiano dentro al cuore degli uomini e dove il sangue umano non smette di infiltrarsi regolarmente nelle viscere di un terreno, che ha a suo modo bisogno di bere per potersi rigenerare. E quando il sangue che cade e che penetra in questa terra è quello del padre, del figlio, del fratello, dello sposo… insieme alle lacrime della madre, della sposa, della moglie,della suocera… allora il canto che ne esce è un canto corale, che trova sollievo solo in un rituale collettivo, dove alle lacrime e al sangue si aggiunge una gestualità, che nella salvezza della ripetizione trova la sua ragione d’essere, rispondendo ad un innato bisogno di trascendenza.
A compimento dell’esperienza che Cantiere Teatro Ca’ Foscari ha fatto nel mondo della luce con il progetto di illuminotecnica Immersione luminosa, il Cantiere tenta ora con questa nuova sperimentazione in campo teatrale un’immersione ulteriore, questa volta di natura acustica.

La natura polifonica e visionaria, che caratterizza questo testo di Federico García Lorca, pieno di echi e spaccati tragici, non solo fisici, ma anche spirituali e surrealisti, ha stimolato in noi il desiderio di realizzare un paesaggio sonoro, fatto di voci che si rincorrono, si sovrappongono, si cercano, avvalendosi di lingue e di registri antitetici, che se da un lato ammiccano alla tragedia greca, dall’altro si riverberano, tra studi sulla spazializzazione del suono ed effetti tecnologici, nella nostra contemporaneità. La strada scelta, infatti, per realizzare questo percorso, non è stata tanto quella di ricorrere alla Spagna del nostro immaginario comune, ma piuttosto quella di cercare in quel terreno intriso di sangue il senso di un dolore che ha un suono costante, del quale non ci si può liberare e che appartiene agli uomini di tutte le culture del mondo.
Il canto gregoriano, con i suoi canoni, è diventato allora la base di studio per la tessitura di un arazzo virtuale dentro al quale i personaggi si muovono senza nome e - ben al di là del mondo andaluso - quasi senza patria, mentre con un processo di straniamento di natura brechtiana, si sono andati ad inserire, in questo mosaico acustico, dei suoni di sintesi, prodotti dalla macchina, per sottolineare i rumori di un mondo quotidiano codificato e quasi senza più spessore.

Le chiavi di lettura per entrare in questi due pianeti circoscritti ci sono state consegnate da Elena Modena per il canto gregoriano e, per il rapporto con la tecnologia, dagli informatici dottorandi e ricercatori delle due università veneziane Alan Del Piccolo, Riccardo Focardi, Marco Squarcina dell’Università Ca’ Foscari Venezia e Stefano Baldan, Stefano Delle Monache e Davide Rocchesso, del progetto SkAT-VG dell’Università Iuav di Venezia.
Il ringraziamento di Cantiere Teatro Ca’ Foscari però, oltre che a questi compagni di viaggio, va anche alla curatrice della traduzione Elide Pittarello, che ci ha introdotto nel mondo di Lorca, aiutandoci a capirne i significati profondi e a Marsilio Editori per la concessione dei diritti all’uso del testo.

E. B. 

 

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