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04.11.2016

IMMAGINAZIONE + RICERCA SCIENTIFICA = INNOVAZIONE

IMMAGINAZIONE + RICERCA SCIENTIFICA = INNOVAZIONE

Ca' Foscari Alumni insieme a Fondazione Artistica offre agli studenti dell’Università Ca' Foscari Venezia, l’opportunità di conoscere da vicino il Cern di Ginevra, il più grande laboratorio internazionale di ricerca per la fisica delle alte energie e con esso, uno dei maggiori esperti internazionali di fisica delle particelle (il quark top in particolare), il fisico Marina Cobal.


Dove: Aula 1B edificio Delta, Campus Scientifico Università Ca' Foscari, via Torino 155, Mestre 
Quando: Venerdì 4 novembre, ore 15.30 
Iscrizione: La partecipazione è gratuita e aperta a tutti previa iscrizione a questo link bit.ly/CERNeventbrite

Alla presentazione seguirà una discussione con gli studenti, i quali avranno modo di interagire attraverso domande o presentazioni con la professoressa. La prof.ssa Cobal toccherà le seguenti tematiche: la ricerca, il ruolo dello scienziato, il Cern come ponte che coniuga le diversità, il legame tra scienza e arte.



"Lo scienziato non studia la natura perché è utile, la studia perché si compiace in essa e ci compiace perché è bella".
H. Poincaré  


Le grandi innovazioni, che hanno cambiato i destini dell’umanità, sono nate senza finalità pratiche, dalla ricerca pura, libera da condizionamenti economici, dal desiderio di conoscenza, dal piacere di inseguire la ‘curiositas’, dalle grandi intuizioni, scaturite per caso, spesso suonando il pianoforte come era solito ricordare A. Einstein.

E dunque quale il ruolo dell’immaginazione, della creatività in ambito scientifico? Com’è possibile coniugare il rigore e la sistematicità della ricerca scientifica con l’estrosità dell’immaginazione? Si può innovare, immaginando percorsi trasversali, che abbattano i confini tra saperi scientifici e saperi umanistici? Quanto conta avere competenze ‘trasversali’ nella ricerca scientifica?

Per rispondere a questi interrogativi affascinanti in modo efficace (e perché no, insolito), per entrare nei segreti del Cern da una prospettiva assolutamente particolare l’intervento della prof.ssa Marina Cobal sarà accompagnato da momenti teatrali, curati dai ragazzi del Cantiere Teatro, diretto da Elisabetta Brusa e dalla proiezione di video dedicati al Cern. Lo scopo di questa ‘contaminazione’ è quello di mostrare come la scienza e l’arte siano in dialogo costante e come i grandi scienziati siano dei grandi umanisti e filosofi.

L’incontro si svolge nell’ambito della manifestazione ‘La fiamma dell’unità europea. Il cern di Ginevra: immaginazione, creatività e scienza’ a Conegliano, ideato e coordinato dalla Fondazione Artistica e con il patrocinio della Regione Veneto, delle Amministrazioni Comunali di Conegliano e di Tarzo ed in collaborazione con Liceo Marconi di Conegliano.

 

APPROFONDIMENTI

Marina Cobal: una lunghissima esperienza di ricerca nell’epserimento ATLAS
Marina Cobal è senza dubbio uno dei maggiori esperti di fisica delle particelle a livello internazionale. Dopo la laurea ed il dottorato in fisica all’Università di Pisa, lavora al FERMILAB di Chicago con l’esperimento CDF. Nel 1995 approda al CERN nell’equipe di ricerca per l’esperimento ATLAS, di cui nel 2015 è responsabile per l’Italia; in tale veste coordina circa 250 ricercatori di 14 Università ed Istituti di ricerca italiani. Lavora al Cern nell’ambito del progetto Atlas dal 1995.
Ha al suo attivo 670 pubblicazioni e una lista lunghissima di articoli in prestigiose riviste scientifiche internazionali. All’attività di ricerca al Cern affianca l’attività didattica: è docente associato di fisica delle particelle presso l’Università di Udine e visiting professor all’Intenational Center dor Theorical Physics.

L’eperimento ATLAS: verso l’infinitamente piccolo.
Per vedere e studiare le minuscole collisioni tra particelle nel LHC sono strati costruiti degli strumenti speciali, i rivelatori, collocati nei quattro punti dell’anello, dove i fasci di particelle si incontrano. I due rilevatori di particelle più importanti sono ATLAS ( in Svizzera) e CMS (in Francia).
Con i suoi 46 m di lunghezza, 25 m di altezza e 25 m di larghezza e le 7.000 tonnellate ATLAS è il rivelatore di particelle più grande al mondo, al quale lavorano 3000 scienziati, provenienti da 174 istituti di ricerca di 38 Paesi ed è destinato all’osservazione di diversi fenomeni fisici, che possono scaturire in fase di collisione. ATLAS ha iniziato a fornire i primi dati il 10 settembre 2008 e nel 2012 ha permesso la conferma della teoria di Higgs, con la scoperta del bosone.

Il Cern di Ginevra: una straordinaria avventura scientifica ed umana negli spazi segreti della materia
‘La massima ricompensa per un fisico è scoprire che fenomeni differenti hanno una spiegazione comune, riconducibile a un unico principio. La moderna fisica delle particelle è probabilmente l’esempio di maggiore successo di questo processo di sintesi della conoscenza scientifica’ (Gian Francesco Giudice, Avventura nello zeptospazio, Springher 2011.
Il CERN di Ginevra (Conseil Européen pour la Recherche Nucléaire ) nasce il 29 settembre del 1954. Dopo il dramma della seconda guerra mondiale, c’era la volontà comune di superare le contrapposizioni politiche e di restituire un futuro alla ricerca scientifica europea, fornendo agli scienziati di tutto il mondo strumenti idonei per scrutare la struttura profonda della materia alla scoperta delle leggi alla base del comportamento della natura. Il cuore pulsante del Cern è Large Hadron Collider (LHC), il più grande e potente acceleratore di particelle al mondo, che si trova all’interno di un gigantesco anello di cemento di 27 km posto a 100 metri di profondità  nella regione compresa tra l’aeroporto di Ginevra ed i monti del Giura. In esso avviene la collisione tra due fasci contrapposti di particelle, lanciate ad una velocità vicina a quella della luce.
LHC è il progetto scientifico più complesso e grandioso mai realizzato nella storia dell’umanità, la cui realizzazione, che ha coinvolto finanziariamente venti stati europei oltre a  Canada, Giappone, India, Russia e Stati Uniti per un costo totale di 3 miliardi di euro e scientificamente fisici di cinquantatré Paesi e cinque Continenti, ha determinato un rapido ed inatteso progresso tecnologico e scientifico, con ripercussioni pratiche nella nostra quotidianità. Basti pensare ad Internet, nato nel 1989 proprio al Cern di Ginevra per permettere lo scambio di informazione e dati tra fisici sparsi nel mondo.
In oltre mezzo secolo di ricerca tanti i premi nobel per la fisica, conferiti a scienziati del Cern: 1984 Carlo Rubbia e Simon van der Meer per la scoperta dei bosoni W e Z; 1992  Georges Charpak per l’invenzione e lo sviluppo dei rivelatori di particelle, in particolare della camera proporzionale a multifili; 2013 Peter Higgs e François Englert per la scoperta del del bosone di Higgs).

Dal 1 gennaio 2016 il Cern è diretto dal fisico italiano Fabiola Gianotti.