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07.12.2012

Cina ed Europa. Un viaggio lungo sette secoli

Cina ed Europa. Un viaggio lungo sette secoli

 

Si inaugura venerdì 7 dicembre la mostra 'In Via in Saecula', che esporrà fino al 21 dicembre all’Istituto Veneto il prezioso codice della “Bibbia di Marco” Polo. In occasione della mostra si terrà il seminario 'Religioni e culture sulla via della seta, regni e missioni fra Cina ed Europa (XIII-XX sec.)', lunedì 10 dicembre dalle ore 11 presso la sede dell’Istituto Veneto a Palazzo Franchetti

In occasione della mostra In Via in Saecula, che vedrà esposto il prezioso codice della “Bibbia di Marco Polo", il Dipartimento di Studi sull’Asia e sull’Africa mediterranea e l’Istituto Confucio dell’Università Ca’ Foscari Venezia, in collaborazione con l’Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti e la Fondazione per le Scienze Religiose Giovanni XXIII, organizzano il seminario “Religioni e culture sulla via della seta, regni e missioni fra Cina ed Europa (XIII-XX sec.)" che si terrà lunedì 10 dicembre dalle 11 in poi presso la sede dell’Istituto Veneto a Palazzo Franchetti.

La giornata di studio è divisa in due parti: la prima nella mattinata, presieduta dalla prof. Tiziana Lippiello, Direttore del Dipartimento, si occuperà di indagare le evoluzioni politiche fra XIII e XVI sec. e vedrà la partecipazione di Alberto Melloni e Frederick Lauritzen dello FSCIRE e del prof. Giampiero Bellingeri, docente di turco a Ca’ Foscari.

La seconda parte intitolata “Missionari e cultura cinese”, presieduta da Alberto Melloni, approfondirà l’argomento dell’opera di conversione avviata nei secoli nell’Estremo Oriente con Riccardo Saccenti, Tiziana Lippiello e Xu Shiling.

Info sulla mostra al sito web

LA MOSTRA

Giunge a Venezia la restaurata Bibbia di Marco Polo, il prezioso codice prodotto in Francia meridionale su pergamena prima della metà del Duecento che sarà esposto dall’8 al 21 dicembre a palazzo Franchetti, sede dell’Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti.

La mostra è promossa dalla Fondazione per le scienze religiose Giovanni XXIII e si svolge a Venezia grazie alla partecipazione dell’Istituto Veneto, della Regione del Veneto e del Comitato Expo Venezia e con la collaborazione del Dipartimento di Studi sull'Asia e sull'Africa mediterranea di Ca' Foscari e dell'Istituto Confucio.

L’inaugurazione della mostra si terrà il 7 dicembre, a Palazzo Franchetti, ore 15.30, alla presenza di autorità e studiosi. Sono previsti i saluti del presidente dell’Istituto Veneto, Gian Antonio Danieli; del segretario della Fondazione per le Scienze Religiose Giovanni XXIII, Università di Modena e Reggio Emilia, Alberto Melloni; dell’On. Laura Fincato, presidente delegato di Expo Venezia; di Marco Ceresa, Università Cà Foscari di Venezia, direttore dell’Istituto Confucio. Interverranno: Gherardo Ortalli, Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti e Università Ca' Foscari Venezia; Riccardo Saccenti, Fondazione per le Scienze Religiose Giovani XXIII.

LA BIBBIA DI MARCO POLO

La cosiddetta Bibbia di Marco Polo è una copia tascabile 16,5 x 11 cm della vulgata, prodotta in Francia meridionale su pergamena della prima della metà del Duecento e affidata a una delle missioni inviate dal pontefice fra il 1244 e gli anni Ottanta del secolo XIII al Khan dei Mongoli per chiedere un’alleanza di cui conosciamo qualche dettaglio nello scambio di lettere conservate dalla cancelleria papale prima a Lione e poi a Roma.

Dopo il suo arrivo in Cina, la Bibbia, usata per la predicazione e consunta da questo, come mostra il suo stato di conservazione e alcune delle glosse marginali, rimase in possesso di qualche famiglia altolocata, conquistata almeno dalla preziosità della sua calligrafia e dal suo valore estetico.
Passano così circa 4 secoli: un lasso di tempo che fa di questa Bibbia da mano un caso unico nella storia degli scambi fra Cina e cristianesimo latino: nessun altro reperto è arrivato così presto ed è rimasto così a lungo nel Paese di mezzo.
Solo qualche decennio dopo l’arrivo dei gesuiti di Matteo Ricci in Cina, la Bibbia venne riconosciuta per ciò che era e collegata – forse proprio a causa delle funzione che il mercante veneziano esercitò nel recapito delle lettere del Khan al papa – alla figura di Marco Polo.

Nel 1681 P. Philippe Couplet (1623-1692), missionario in Cina dal 1656 con incarichi diplomatici e collaboratore del gruppo che curò la traduzione di Confucio, viene rimandato dai padri della Compagnia di Gesù in Europa nel tentativo di difendere la pratica dell’inculturazione della fede nella quale i gesuiti si erano distinti.

Couplet porta con sé uno dei più famosi convertiti – il p. Michele Shen che passa alla corte di Luigi XIV – e molti libri che offre in dono fra gli altri a Innocenzo XI Odescalchi.
A Cosimo III fa dono di varie opere di filosofia e scienza e anche di quel manoscritto della Bibbia che fu presentato come preziosissima reliquia, rimasta a lungo in possesso di un’importante famiglia di Cham Xo (i.e. Ch'ang-shu): era la Bibbia “di Marco Polo”.

Avvolta in un drappo di seta gialla è conservata alla Biblioteca Laurenziana di Firenze in condizioni di fragilità.