Dal 4 novembre sarà possibile iscriversi a Ca' Foscari Alumni
Lascia la tua mail per restare informato

14.10.2022

Alumni in Visita alla Bioraffineria Eni di Venezia

Alumni in Visita alla Bioraffineria Eni di Venezia

Ca' Foscari Alumni il 14 ottobre 2022 vi porta alla scoperta della Bioraffineria Eni di Venezia, la prima bioraffineria al mondo riconvertita da raffineria tradizionale grazie a un brevetto proprietario.

La raffineria di Venezia nasce per iniziativa privata nel 1926 con il nome di DICSA (Società Anonima Distillazione Italiana Combustibili) ai tempi della prima industrializzazione di Porto Marghera. Nel 1947 viene costituita una società denominata IROM (Industria Raffinazione Olii Minerali) con la partecipazione dell’AGIP e della AIOC (Anglo Iranian Oil Company); gli ingenti danni subiti dalla raffineria durante la II guerra mondiale ne rendono necessaria la ricostruzione. Nel 1978 la raffineria diviene interamente di proprietà Eni.

Nel 2008/2009 a causa della crisi economica, molte raffinerie in Europa vengono fermate e trasformate in depositi. Era questo il destino anche della raffineria di Venezia, la più “antica” in Italia ancora in esercizio. Invece, grazie a una tecnologia messa a punto nei primi anni Duemila nei laboratori di ricerca Eni, in collaborazione con la società americana Honeywell UOP, nel 2012 gli impianti sono stati fermati e trasformati.

Nel 2014 prende vita la prima riconversione al mondo di una raffineria di petrolio in bioraffineria, cioè che tratta oli vegetali e materie di scarto per produrre biocarburanti. La bioraffineria Eni di Venezia può essere considerata il simbolo dell’economia circolare applicata: riutilizzo degli asset, delle infrastrutture di logistica, delle competenze professionali.
La trasformazione è grazie alla tecnologia proprietaria Ecofining™, grazie alla quale si producono biocarburanti di alta qualità come l’HVO (Hydrogenated Vegetable Oil), con materie prime vegetali, oli usati di frittura, oli vegetali non commestibili di scarto e grassi animali.

QUANDO: venerdì 14 ottobre 2022, ore 17.00
DOVE: Bioraffineria Eni, Via dei Petroli 4, 30175 Venezia (mappa)
ISCRIZIONI: gratuite e prioritarie per gli Alumni Premium, scrivere ad eventi@alumni.unive.it

Gli Alumni Base e gli esterni possono partecipare (condizioni di partecipazione) scrivendo a eventi@alumni.unive.it

Programma

16.45 | Ritrovo alla sede della Bioraffineria

17.00 | Saluto di benvenuto: Antonio De Roma, Responsabile della Bioraffineria Eni di Venezia

17.05 | Safety briefing: Dario Rizzardi, Responsabile HSE Salute Sicurezza Ambiente della Bioraffineria Eni di Venezia

17.10 | Presentazione della Bioraffineria: Vittoria Cortese, Responsabile Esercizio della Bioraffineria Eni di Venezia

17.50 | Tour su autobus per visita agli impianti: Flavio Carli, Responsabile Produzione della Bioraffineria Eni di Venezia

18.10 | Q&A 

18.25 | Aperitivo finale di networking

 

Il ciclo Produttivo
Il ciclo produttivo della Bioraffineria prevede l’utilizzo di una parte degli impianti del ciclo produttivo tradizionale per la produzione di biocarburanti innovativi di elevata qualità (HVO – diesel, HVO – GPL e HVO – nafta).
Negli impianti tradizionali, la materia prima è la virgin nafta full-range che, in un processo separato di   Isomerizzazione e di Reforming Catalitico, viene trasformata in benzina commerciale. L’unità di Reforming Catalitico produce anche, quale sottoprodotto del processo di reforming, l’idrogeno necessario all’impianto Ecofining™ nella produzione di biocarburanti.
Negli impianti di bioraffinazione la biomassa grezza viene trattata dall’unità di pretrattamento della carica al fine di ridurre il contenuto di contaminanti presenti nella stessa e renderla compatibile con il processo di Ecofining™. L’unità di pretrattamento è costituita da:

  • una sezione  di Degommazione acida dove vengono rimossi, mediante idratazione, i fosfolipidi (detti anche gomme);
  • una sezione di Pretrattamento a secco con decolorazione dove vengono rimosse altre sostanze indesiderate (soprattutto metalli) presenti nella biomassa;

La corrente in uscita dall’impianto di pretrattamento, costituita da biomasse oleose raffinate, unitamente all’idrogeno prodotto dall’unità di Reforming Catalitico , viene alimentata all’impianto Ecofining™ costituita dalle unità di deossigenazione e isomerizzazione per la produzione di biocarburanti.
In particolare, la tecnologia Ecofining™ idrogenante permette di ottenere un biocarburante senza ossigeno, con un numero di cetano elevato e perfettamente miscibile con diesel di origine minerale, nonché utilizzabile puro. Dal 2023 Eni venderà anche biocarburanti in purezza, al 100% da materie prime di scarto o da oli vegetali non in competizione con la filiera alimentare, che potranno consentire l’abbattimento delle emissioni fino al 90%, ma utilizzando le infrastrutture e i motori tradizionali. Oltre al HVO Diesel, la bioraffineria produce anche altri biocarburanti come la HVO Nafta, la HVO GPL e in futuro anche il BioJet.
Il successo del progetto di conversione dell’assetto produttivo è il frutto dell’impegno di Eni per l’innovazione attraverso lo sviluppo e l’implementazione di tecnologie distintive compatibili con l’ambiente che assicurano un’attività industriale economicamente e socialmente sostenibile nel lungo termine.
La capacità attuale di lavorazione della Bioraffineria è di 400.000 t/anno di biomasse per la maggior parte costituite da tipologia non convenzionale e non in competizione con il settore alimentare, quali ad esempio gli oli esausti di frittura ed i grassi animali derivanti dai residui dell’industria alimentare.
Oltre agli impianti di processo precedentemente descritti, nella Bioraffineria sono presenti altri impianti identificati come ausiliari o utilities, finalizzati alla produzione di vapore, energia elettrica, acqua refrigerante e industriale, aria compressa, ecc.