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Caterina Munafò

Facoltà: Economia e commercio

Caterina Munafò

Raccontaci un po’ di te: chi sei? In cosa ti sei laureata ed in che anno? Di cosa ti occupi ora?

Caterina Munafò, classe 1975, mi sono laureata nel 2000 in Economia e Commercio indirizzo Economia Politica, con una tesi intitolata “Il controllo statistico della qualità del processo di registrazione dei dati”; uno studio propostomi dal prof. Romano Vedaldi, a corollario di una ricerca condotta dall’illustre professore, per conto della Società Italiana di Statistica, nel campo dell’inferenza statistica basata sulla verosimiglianza.

Da sempre attratta dagli ambienti dell’apprendimento e dall’arte, dal 2001 sono dipendente di un Ente di formazione e Organismo di Ricerca che oggi si chiama T2i trasferimento Tecnologico e Innovazione, dove occupo un ruolo di Specialista della Formazione e Formatrice sui temi Business Model Design e Creatività.
Dal 2020 sono Co-Fondatrice e Presidente di Arzy Ca’, nuovo Ente del Terzo Settore che interpreta il suo focus su arte e creatività principalmente come strumento di innovazione sociale.

Devo qui confessare che il mio percorso di studi è stato tanto felice e gratificante quanto, in un certo senso, “accidentale”. Mi spiego meglio: partivo da bambina con l’idea chiara che l’arte avrebbe fatto parte della mia vita: disegnavo, sognavo, e guardavo sempre con stupore e curiosità ogni cosa mi circondasse. Crescendo, e trovandomi davanti alle scelte da compiere sugli indirizzi di studio, furono i vincoli e le esigenze di carattere familiare che mi portarono via dal percorso immaginato. Tuttavia, non dal sogno. Sentivo dentro di me la fiammetta viva del concetto della res publica ed ero certa che l’angolatura diversa avrebbe aperto le porte a cui mi sentivo destinata, e che probabilmente si nascondevano proprio nell’etimologia della parola economia: buon governo della casa. Una Casa che, nel nostro splendido Paese, è Arte e Creatività.

 

Cos’è stato per te Ca’ Foscari? Cosa ti ha dato l’Ateneo rispetto al percorso professionale e di vita?

Ca’ Foscari per me è stata un magnifico contenitore di esperienze e di grandi esempi di autorevolezza, rigore accademico e cultura; mi ha permesso di scoprire il sano gusto di imparare e ha alimentato anche la crescita delle mie relazioni con amicizie consolidate a tutt’oggi.
Il percorso di Ca’ Foscari mi ha trasmesso la giusta consapevolezza per essere autonoma nelle attività di ricerca, e mi ha aperto ad una rosa di opportunità professionali nella quale, grazie anche alle esperienze di lavoro maturate, ho avuto la fortuna di evolvere ascoltando le mie inclinazioni. Un’evoluzione che persiste.

 

Qual è stato il tuo percorso di crescita professionale dopo la laurea?

Il settore dello sviluppo delle competenze professionali è stata la mia bella palestra di questi venti anni, nei quali ho avuto la fortuna di incontrare moltissime realtà di imprese, professionisti, persone con esigenze di riqualificazione e reinserimento professionale, aspiranti imprenditori e startupper. Il mio compito è quello di interfacciarmi con queste persone: dall’ascolto dei fabbisogni, all’individuazione e sviluppo di soluzioni progettuali ed erogative di servizi formativi, talvolta docente e facilitatrice.
Grazie ad Arzy Ca’, a livello personale, sento in essere una nuova fase di capitalizzazione del mio percorso: vi ho trasferito, unendo la preziosa collaborazione dei Soci, i metodi, le capacità di networking e di project management, il tutto nella rincorsa di un sogno che da sempre nutro: contribuire, anche con una sola goccia nel mare, al progresso economico-culturale e sociale del nostro territorio.

 

Cos’è per te Ca’ Foscari Alumni?

Ho aderito a Ca’ Foscari Alumni quest’anno. Vedo nell’Associazione una grandissima opportunità di posizionamento del valore delle persone e della conoscenza, di attrazione e messa a frutto dei talenti, un’occasione di rete, sinergia e sviluppo del sistema. Grazie all’opportunità di questa intervista ho letto profili bellissimi di altri Cafoscarini, alcuni di questi li ho ritrovati qui dopo averli conosciuti grazie al mio lavoro, e li stimo davvero molto!
Offro volentieri il mio contributo, augurandomi possa concretizzarsi anche in futuro, nel partecipare a tavoli di lavoro sul fronte del dialogo fra formazione e professione e su progetti di innovazione sociale applicata.