Dal 4 novembre sarà possibile iscriversi a Ca' Foscari Alumni
Lascia la tua mail per restare informato

05.04.2018

Seconda messa in scena di una tesi di laurea: Aú…úúy!... Cuác? Cuác! Hipa! Upa! …ad Honorem Hombre /1972

Seconda messa in scena di una tesi di laurea: Aú…úúy!... Cuác? Cuác! Hipa! Upa! …ad Honorem Hombre /1972

Aú…úúy!... Cuác? Cuác! Hipa! Upa!
…ad Honorem Hombre /1972

QUANDO: Giovedì 5 aprile 2018, ore 1730
DOVE: Aula Magna Silvio Trentin, Ca' Dolfin, Dorsoduro 3825/E, Venezia

Ingresso libero fino ad esaurimento posti

Il lavoro che presentiamo si ispira alla figura e all’opera di Miguel Ángel Asturias (1899-1974), scrittore, poeta e drammaturgo guatemalteco, personaggio di spicco nel panorama letterario ispanoamericano.
Considerato il precursore del nuovo linguaggio del “realismo mágico”, è stato uno dei primi grandi intellettuali a impegnarsi nella rivendicazione della dignità morale e spirituale delle popolazioni indigene.
A partire dal 1963, grazie alla lungimiranza del professor Franco Meregalli, allora Preside della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere, e all’amicizia creatasi con il professor Giuseppe Bellini, Asturias comincia a tenere una serie di conferenze e lezioni presso il nostro ateneo. La relazione tra il vincitore del premio Nobel e Venezia tocca il punto più alto il 16 maggio 1972, giorno nel quale Asturias riceve, nell’Aula Magna di Ca’ Dolfin, la laurea Honoris causa, la prima mai concessa da Ca’ Foscari.
In modo particolare la nostra attenzione è stata rivolta a una delle Leyendas de Guatemala (Cuculcán), il primo grande libro di Asturias, nonché quello in cui nella forma più diretta si affronta il conflitto culturale che assorbe l’uomo latino-americano, immerso nella difficoltà di creare miti con cui intrepretare e trasmettere il mondo della natura e il proprio destino in esso. Le leggende sono una trascrizione in chiave poetica di ciò che l’autore ha ereditato in maniera empirica attraverso il racconto della memoria dei suoi antenati, memoria che viene elevata a modello di resistenza della cultura guatemalteca di fronte alla realtà neo-coloniale.
Questa raccolta presenta un forte elemento mitico-poetico, più vicino alle forme di immaginazione preispanica che alla tradizione letteraria europea. Per comprendere appieno questo tipo di testo è infatti necessario abbandonare i nostri modelli tradizionali, allontanarsi dal concetto di cultura dominante nel Vecchio Mondo e immergersi in quello delle leggende, in cui mito e storia, finzione e realtà convivono in uno spazio che si presenta ora come paradiso, ora come inferno. Dal Guatemala sarebbe poi arrivata a Ca’ Foscari nel 2016 anche un’altra importante esponente della cultura maya guatemalteca, Rigoberta Menchú, premio Nobel per la Pace…

Carlo Marongiu e Anna Prodam

 


Otto tesi di laurea in scena

Fucina Arti performative Ca’ Foscari prenderà in esame nel corso del 2018 - anno della celebrazione dei 150 anni dell’Ateneo - otto tesi di laurea provenienti dagli otto Dipartimenti presenti oggi a Ca’ Foscari.
I lavori di tesi riguarderanno, nell’arco dei 150 anni, i diversi ambiti di studio: Economia, Studi Linguistici e Culturali comparati, Scienze Molecolari e Nanosistemi, Filosofia e Beni culturali, Studi umanistici, Studi sull’Asia e sull’Africa mediterranea, Management e ScienzeAmbientali/Informatica/Statistica. Dal 1913, anno delle prime tesi scritte e archiviate dalla Regia Scuola Superiore di Commercio di Venezia, arriveremo fino ai giorni nostri, mescolando ricerche storiche e arti performative.
Le tesi verranno messe in scena con una cadenza mensile a partire dal mese di febbraio e ognuna di esse avrà come curatore/regista uno studente.
Ogni tesi di laurea potrà incrociare inoltre diversi linguaggi espressivi, avvalendosi della collaborazione di studenti del Conservatorio Benedetto Marcello e dell’Accademia di Belle Arti di Venezia, spaziando così dalla musica al teatro, alla letteratura, all’uso di filmati e di video interattivi.
La scelta delle tesi avverrà con la collaborazione di alcuni docenti provenienti dagli otto Dipartimenti.
Per celebrare i 150 anni nella loro complessità e ricchezza, Fucina Arti Performative Ca’ Foscari sceglie di non rinchiudere i propri interventi in un unico spazio, ma di spostarsi, itinerando, tra i Dipartimenti stessi, in modo da costruire una mappa storico/temporale capace di includere tutti i diversi settori dell’Università.

Fucina Arti performative Ca’ Foscari (Fucina: Luogo, ambiente dove si creano idee, si foggiano menti, ingegni, o si formano in gran numero persone di una determinata categoria: una fucina di poeti, di artisti, di scienziati… Enc. Treccani), che per i 150 anni accoglie la sfida di mettere insieme il tempo passato con quello presente e futuro, nasce con il nome di Cantiere Teatro Ca’ Foscari - a Ca’ Foscari nel 2010, come spazio fisico e mentale, teorico e pratico, aperto durante l’anno accademico agli studenti dei vari Dipartimenti dell’Ateneo desiderosi di confrontarsi con tematiche e sviluppi del mondo delle arti performative, realizzando produzioni proprie. Nel 2018 Cantiere Teatro Ca’ Foscari si trasforma in Fucina Arti performative Ca’ Foscari.
È diretta da Elisabetta Brusa.

Per informazioni scrivere a fucinafoscari@unive.it
Tel 041 2346940