Tre cafoscarine in Ecuador, ormai oltre la metà di un viaggio nella Metà del Mondo.
Cari Alumni,
oggi vi segnaliamo la storia di quste tre cafoscarine, alle quali ci piacerebbe poter dare una mano!
"Siamo Marica, Marta e Sarah, ma in realtà siamo molte e molti di più, inviati fin quaggiù dalla Ong Engim Internazionale: un gruppo di dieci volontari di Servizio Civile nella capitale, diciotto nel paese, distribuiti su cinque progetti soprattutto in campo socio-educativo. Molti altri compagni operativi in giro per tutta l'America Latina ed il Mondo.
Ci ha spinte a partire la voglia di conoscere e confrontarsi, il desiderio di rimettersi completamente in discussione attraverso il Servizio all'altro. In particolare noi tre ci siamo confrontate con una capitale che è un compendio perfetto di questo continente e di tutte le sue contraddizioni: un Nord economicamente sviluppato, svettante di grattacieli e luccicante di vetrine e luci al neon, un Sud popolare e variopinto di casette di tutti i colori e di tutti gli odori.
Proprio nei quartieri popolari di questa città ci siamo trovate ad essere educatrici e professoresse, a sentirci chiamare "tía"(zia, in spagnolo) e "mashi" (maestra-compagna in kichwa) per strada, per quelle strade col cielo ingarbugliato di cavi elettrici, dove per le prime settimane ci eravamo sentite delle intruse, delle "gringas". Con questi bambini abbiamo giocato e fatto i compiti, qualcuno di loro ha imparato a leggere, qualcun altro a camminare. Noi abbiamo imparato tante nuove parole e non solo perché si parla un'altra lingua. Ci siamo emozionate e preoccupate, abbiamo imparato a memoria l'orario scolastico, le materie dove ognuno va peggio o meglio, le allergie alimentari ed i cartoni animati preferiti. Adesso la nostra esperienza sta quasi per concludersi, proprio ora che ognuno di questi volti di bimbo ha per noi un nome ed una storia. Resta dentro di noi la speranza di aver lasciato un piccolo segno, la consapevolezza di averlo sicuramente ricevuto, ben impresso dentro di noi. Una delle nostre ultime fatiche è stata organizzare una raccolta fondi per uno dei nostri progetti - il Ceipar (Centro di Educazione Integrale Paola di Rosa) - in modo da lasciare dietro di noi qualche risorsa per il prossimo anno... e permettere anche a voi di far parte di questa grande catena di solidarietà".
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