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Teatro La Fenice: agevolazione per "Richard III"

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Continua la collaborazione tra Teatro La Fenice che mette nuovamente a disposizione dei Soci Premium degli spettacoli a prezzo ridotto.

A giugno l'opera selezionata sarà: Richard III, libretto di Ian Burton, tratto dalla tragedia omonima di William Shakespeare, musica di Giorgio Battistelli

Prima rappresentazione italiana
per il nuovo allestimento targato Fondazione Teatro La Fenice. Lo spettacolo sarà in lingua originale con sopratitoli in italiano ed in inglese.

QUANDO: Venerdì 29 giugno 2018
DOVE: Teatro La Fenice, Campo San Fantin, Venezia, (VE)
ISCRIZIONI: scrivere una mail ad alumni@unive.it, indicando NOME, COGNOME e NUMERO DI CELLULARE di ogni partecipante
COSTO: € 60,00 a persona, posti di platea 

Il costo del biglietto andrà saldato obbligatoriamente tramite bonifco bancario all'Associazione Alumni, pena la non conferma dei posti.

DEADLINE ADESIONI E SALDO BIGLIETTI: venerdì 15 giugno 2018


Direttore: Tito Ceccherini

Regia: Robert Carsen

Scene: Radu Boruzescu 

Costumi: Miruna Boruzescu

 

TRAMA
Un’opera interamente cucita intorno a Riccardo III, grande protagonista della storia inglese nel bene e nel male. Affetto da deformità fisiche e psicologiche, assetato di potere al punto da annientare la sua stessa famiglia, nella partitura di Battistelli assume caratteristiche drammatiche e ironiche, seducendo vittime e spettatori con il carisma istrionico di un leader diabolico e tuttavia fragilissimo. Da un punto di vista musicale, Riccardo è capace di tutto: dialoga con tutti i personaggi e con l’orchestra dando sfoggio di una personalità multipla, imprevedibile, capricciosa, insicura e spietatamente crudele. Un ruolo da sovrano assoluto della voce, capace di compendiare un forte impatto interpretativo con un notevole virtuosismo vocale. Il libretto ripercorre la tragedia shakesperiana alternando un’articolazione drammaturgica scandita da imponenti quadri di guerra e di preghiera, con il coro impegnato in ruoli diversi, talvolta partecipe dell’azione in intensi primi piano, a tratti invece estraniandosi nello spazio riservato al controcanto di chi, come in una tragedia greca, commenta fuori dallo spazio scenico la vicenda.