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Da Venezia a Boston: Miriam Bertoli ci racconta INBOUND 2022

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Docente e consulente di digital marketing dal 2000, l’alumna cafoscarina Miriam Bertoli ha a che fare con il marketing digitale quotidianamente. Trattandosi di un mondo in costante evoluzione su diversi fronti, restare aggiornati sugli ultimi trend e sviluppi è per lei fondamentale: per questo, Miriam partecipa abitualmente ad eventi, seminari e conferenze internazionali per stare al passo con gli ultimi trend.

A inizio settembre, infatti, è volata fino a Boston per l’edizione 2022 di INBOUND, evento del settore organizzato dalla società Hubspot, a cui partecipano decine di migliaia di marketer da tutto il mondo. Per saperne di più sulla sua esperienza e scoprire i prossimi trend previsti dalla conferenza, abbiamo pensato di farle qualche domanda.

Ciao Miriam! Sei appena tornata da Boston, dove hai potuto assistere alla conferenza INBOUND  e ascoltare speaker di altissimo profilo, come Barack Obama. Come sei arrivata dalla Laurea in Lingue e Letterature Straniere all’Università Ca’ Foscari alla partecipazione a eventi dal calibro internazionale su marketing e vendite?

È stato un percorso di carriera molto naturale, che mi ha permesso di unire le mie capacità ai miei interessi. Mi sono laureata in Lingue nel 2000 e per curiosità ho iniziato subito a lavorare nel marketing digitale, che all’epoca nemmeno si chiamava così. Durante i primi 10 anni in agenzia ho utilizzato il fatto di conoscere bene l’inglese per partecipare a eventi di web marketing di alto livello soprattutto negli USA, dove vengono anticipati molti dei trend che arrivano poi in Italia e nel resto del mondo. In tutti questi anni assistere a eventi internazionali mi ha permesso di imparare molto e di scoprire contenuti pregiati e davvero innovativi.i Tra gli eventi più grandi e completi per tematiche trattate c’è proprio l’INBOUND di Boston, che ho frequentato in 3 diverse edizioni.

A ogni edizione si alternano interviste, tavole rotonde, presentazioni, workshop e momenti di networking. Un mix di contenuti che ben rappresenta le varie sfaccettature del marketing e del digitale, mostrandoci le principali tendenze del settore dei prossimi anni.

Facciamo un passo indietro perché ci hai incuriosito: qual era la definizione di marketing digitale, quando non si chiamava ancora così?

Inizialmente, anni fa si parlava di e-business, che comprendeva digitalizzazione, processi produttivi, approcci tecnici e così via. Nel web la figura di riferimento era il webmaster, che si occupava di tantissimi aspetti, dal settaggio delle caselle di posta alla creazione dei siti web. Poi si è mantenuta l’etichetta web / online e si è iniziato a parlare di web marketing, che poi si è evoluto fino a diventare digital marketing. La mia previsione è che in futuro si parlerà solo di marketing, senza specificare l’aspetto digitale.

Torniamo all’INBOUND: quali sono i prossimi trend digital che si faranno spazio nel nostro futuro e di cui si è parlato all’evento?

Sicuramente l’integrazione: ovvero, riuscire a “tenere insieme i pezzi”, le basi di dati, le piattaforme, i team. È una capacità necessaria all’aumentare della complessità delle piattaforme utilizzate dalle aziende, come ad esempio si può vedere con i processi di vendita, di pagamento e post vendita. Questo aspetto lo riscontro anche con le medie imprese che affianco come consulente per la definizione della loro strategia digitale, che oggi si stanno concentrando molto proprio su CRM, integrazione e qualità dei dati.

Si è parlato molto anche di metaverso, anche se è ancora un'entità difficile da definire. Tutti stanno guardando a questo trend con attenzione, insieme a quello più definito dell’Intelligenza Artificiale nel marketing, soprattutto in termini di automazione dei processi e della scomparsa o evoluzione di alcune professioni nel marketing nel prossimo futuro. L’AI è comunque una tecnologia che già utilizziamo nel marketing, ad esempio con le campagne ads di Google e Meta; la chiave è quindi capire come utilizzarla per agevolare il lavoro o innovare intere parti di processi.

Anche il tema della sostenibilità ambientale è stato molto forte e sentito, soprattutto negli eventi di apertura e in accompagnamento alla questione della diversità e dell’inclusione.

Oltre ai trend futuri, qual è un aspetto chiave di una buona strategia di marketing che non risente del passare del tempo e c’è oggi, c’era ieri e ci sarà anche domani?

Sicuramente la creatività non può mai mancare: cambia l’apporto dei creativi nel tempo e ora si stanno affacciando testi, immagini, audio e video generati con sistemi di intelligenza artificiale. Credo che in futuro i migliori risultati si otterranno potenziando la creatività umana con quella dell’Intelligenza Artificiale. Ne ho parlato anche qualche mese fa sul Magazine LEI - collegato al progetto di empowerment femminile del Career Service dell’Università Ca’ Foscari Venezia -  nella mia rubrica “Lettera in Byte”.
Un’altra parola leitmotiv dell’intervento di apertura è stata community: questo concetto si è evoluto molto e, alla luce della situazione economica attuale, è stata sottolineata l’importanza di “serrare i ranghi”, rinforzare le relazioni  con e tra  clienti,fornitori e partner, per far fronte nei prossimi mesi alla possibile recessione.

Gli ultimi eventi di attualità (pandemia, guerra, crisi ambientale) stanno sicuramente influenzando il mondo digitale: è vero anche il contrario? Il mondo digital può influenzare gli eventi attorno a noi?

Sicuramente: è infatti davvero difficile distinguere la vita “vera” da quella online, in quanto la vita “vera” è mediata, potenziata e arricchita dal digitale. Tutti i giorni ci informiamo sui temi di attualità direttamente da fonti digitali, che si tratti di politica o sostenibilità: si è ormai creato un sistema poroso, che crea un trasferimento di informazioni, persone e professionalità dal “mondo degli atomi a quello dei bit”.
Un esempio di questo passaggio fluido lo troviamo anche nel mondo dell’intrattenimento e della creazione di contenuti: non è raro che famosi content creator passino dal condividere i loro contenuti sui social media ad avere veri e propri spazi dedicati su media più tradizionali, come la televisione.

Qual è stato il tuo intervento preferito di INBOUND? E quello che ti ha stupito di più?

Lo speaker più coinvolgente è stato sicuramente Barack Obama, che tutti aspettavamo: come oratore è strepitoso, è riuscito a mantenere altissima l’attenzione di 10.000 persone nonostante arrivassimo da tre giorni di conferenze e talk. Ha trattato temi di politica interna e condiviso il suo punto di vista sul rapporto tra politica, social media e comunicazione, puntando anche il dito sulla responsabilità delle grandi piattaforme nel premiare contenuti che spingono l’indignazione e le posizioni controverse.

Parlando di workshop, invece, ho partecipato ad una sessione molto efficace dedicata alle metodologie “Agile” adattate al marketing: un percorso un po’ più tecnico su come lavorare bene in team.

Molto sorprendente è stato anche l’intervento di Jane Goodall, famosa antropologa ed etologa inglese, che ha colpito tutti in maniera efficace raccontando della sua infanzia e della sua prima esperienza di osservazione degli scimpanzé negli anni ‘60 in Tanzania, dove era arrivata come segretaria. Un vero un modello femminile da ammirare!

Quali saranno le tue prossime tappe? Hai qualche progetto futuro di cui ci puoi dare una piccola anteprima?

Nel mio lavoro di consulente tratto in particolare la strategia di marketing, con un focus sui punti di contatto digitali e la content strategy. Queste strategie le uso anche per i miei contenuti, e infatti il prossimo step sarà una nuova stagione delle Venice Lessons, video lezioni di marketing digitale che giro a Venezia: alcune sono state registrate in gondola, altre in luoghi noti e con scorci veneziani, altre in giardini ed altane nascoste. Nei prossimi mesi lancerò una nuova serie, sempre unendo ciò che Venezia rappresenta nell’immaginario storico e “antico” con lezioni più tecniche su temi molto innovativi.


Ringraziamo Miriam per aver condiviso con noi la sua esperienza e per averci inviato in un breve video, che potete vedere qui di seguito, il suo personale riassunto delle parole chiave di INBOUND 2022 e del futuro del marketing digitale. Alla prossima!